Olio Extravergine d’oliva: come riconoscere quello italiano

L'olio extravergine di oliva è uno dei prodotti alimentari più preziosi al mondo, apprezzato per il suo sapore, la sua versatilità in cucina e i suoi molteplici benefici per la salute. Quello di produzione italiana vanta un know-how di incredibile valore economico e culturale ed è posizionato a livelli prestigiosi anche nelle esportazioni internazionali.


È chiaro che la grande popolarità di cui gode riflette anche risvolti negativi, cioè quelli legati alla contraffazione, un fenomeno che colpisce tantissime altre tipicità pregiate del nostro Paese. Questo significa che, effettivamente, non tutti gli oli extravergine di oliva sono uguali, e in particolare non tutti quelli venduti come "italiani" lo sono realmente.


Olio extravergine di oliva come riconoscerlo

Olio Extravergine d’oliva: classificazione e proprietà organolettiche

L'olio extravergine di oliva è la varietà più pregiata, perché viene ottenuto da olive fresche e sane e prodotto esclusivamente mediante procedimenti meccanici. Il sapore, l'aroma e il colore dell'olioextravergine dipendono principalmente dalle caratteristiche delle olive utilizzate e dal processo di estrazione. 

Evo, extravergine o normale? Tutte le tipologie di olio d’oliva

Oltre all'olio extravergine, esistono altre tipologie come l'olio di oliva vergine, l'olio di oliva e l'olio di sansa. L'olio di oliva vergine è anch'essoottenuto da olive fresche e sane, ma può presentare alcune imperfezioni organolettiche, mentre l'olio di oliva semplice è una miscela di olio extravergine e olio di oliva vergine. Infine c’è l'olio di sansa di oliva, prodotto mediante l'estrazione dell'olio da una pasta di sansa di oliva e principalmente per scopi industriali.

Come capire se l'olio è italiano?

Per capire se l'olio extravergine di oliva è italiano bisogna leggere attentamente l'etichetta. Il prodotto deve riportare il paese di provenienza la dicitura "Olio di oliva italiano", che indica che almeno il 95% dell'olio utilizzato nella miscela è di origine italiana. Inoltre le denominazioni di origine protetta (DOP) e le indicazioni geografiche protette (IGP) garantiscono che l'olio sia stato prodotto in una determinata zona geografica italiana e che rispetti determinati criteri qualitativi.

Il miglior modo per acquistare vero olio extravergine di oliva italiano è rivolgersi al produttore e al mercato diretto, sostenendola filiera corta e le aziende di piccole dimensioni, meritevoli di offrire oli d’oliva pregiati e sicuri. In genere gli aspetti di cui è importante tracciare la provenienza per individuare un prodotto davvero italiano sono due: la provenienza delle olive e il luogo fisico in cui è avvenuta la molitura. 

Come riconoscere quando l'olio extravergine di oliva è falso?

Purtroppo sul mercato nazionale ed estero esistono moltecontraffazioni di olio extravergine di oliva, spesso realizzate utilizzando olidi bassa qualità o di altre provenienze, come l'olio di semi o l'olio di soia.La ragione deriva dall’irrisoria protezione di certe produzioni a livellonormativo e dalla redditività invitante di questo mercato, che attira tanticonsumatori ma anche tantissimi millantatori.

Per evitare di acquistare un prodotto falso basta controllare i riferimenti del produttore e del rivenditore, andando alla ricerca di elementi di pregio sull’etichetta, il possesso di requisiti specifici o di esclusivi riconoscimenti. Di solito un buon olio extravergine d’oliva ha costi accessibili si aggira sugli otto euro al litro ma, ovviamente , ci sono prodotti il cui prezzo supera anche i cinquanta euro al litro. Questo significa che la qualità risiede quasi esclusivamente sul processo di produzione e sulla qualità delle olive: molto spesso, tutto il resto, è solo marketing. 

come riconosce l'olio falso

Quali sono le principali normative su produzione e vendita di olio d’oliva in Italia?

In Italia, la produzione e la vendita di olio d'oliva sonoregolate da una serie di normative che ne definiscono le caratteristiche e lemodalità di commercializzazione. Tra le principali normative, si possono citareil Decreto Ministeriale del 2004, Il Decreto Legislativo del ’98 e idisciplinari ministeriali delle produzioni DOP ed IGP.

Trai i più significativi c’è il Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 114, che stabilisce le regoleper la commercializzazione degli oli d'oliva vergini ed extravergini, definiscele etichette e le informazioni da riportare sulle confezioni, oltre aintrodurre il sistema di tracciabilità del prodotto.

Il Regolamento CE n.2568/91, invece, stabilisce le norme di commercializzazione degli oli d'oliva e delle olive da tavola, e definisce le categorie e le denominazioni come l'olio extravergine di oliva, l'olio vergine di oliva, l'olio di oliva e l'olio di sansa di oliva.

Infine ci sono i disciplinari DOP e IGP, cioè quelli che regolano gli standard produttivi e garantiscono sulla provenienza del prodotto. Questo gigantesco impianto normativo serve a garantire la qualità e l'autenticità dell'olio d'oliva prodotto e commercializzato in Italia e, ovviamente, a tutelare i consumatori.

Ciò nonostante non è ancora in grado di neutralizzare le produzioni contraffatte e il commercio di prodotti di scarsa qualità, spesso realizzati in condizioni igieniche precarie e con l’uso intensivo di prodotti chimici. Per questo la miglior raccomandazione che possiamo condividere quando si acquista olio extravergine d’oliva è quella di rivolgersi ai produttori locali. 

Normative sull'olio di oliva

Come si riconosce l'olio “nuovo” da quello “vecchio”?

L'olio extravergine di oliva è un prodotto dalla qualitàimmediatamente percepibile. Il sapore e le proprietà organolettiche, tuttavia,possono cambiare nel tempo, soprattutto se non è stato conservato bene.

Un olio nuovo, dinorma, si riconosce dal sapore più fresco e fruttato, dall’aroma più intenso epersistente e, infine, dal colore vivido e denso. Al contrario un olio piùattempato potrebbe variare soprattutto nel colore, mostrandosi più scuro e menobrillante. In generale l’olio non scade ma è chiaro che andrebbe conservato inluoghi asciutti e bui, al riparo da contaminazioni e stress ambientali. 

Quindi un buon olio non commerciale può tranquillamente essere usato anche molti mesi dopo l’imbottigliatura, soprattutto se è stato conservato con criterio.  È chiaro che l’olio nuovo sia, spesso e volentieri, più saporito ed invitante ma questo non significa che un prodotto più attempato non possa offrire le medesime emozioni sul palato

come riconoscere l'olio vecchio

Qual è il miglior olio extravergine di oliva italiano?

Non esiste un solo miglior olio extravergine d’oliva nel nostro Paese. Com’è noto disponiamo di un capitale produttivo di grande pregio, apprezzato da ogni parte del mondo, per il quale beneficiamo della fortuna di poterci recare di persona dal produttore. In ogni regione italiana è possibile trovare frantoi di grande qualità, presenti sul mercato con oli extravergine d’oliva saporiti e profumati.

Il nostro consiglio per fare buoni acquisti è quello di assicurarsi di scegliere produzioni locali, metodi meccanici di spremitura a freddo e, ovviamente, oli provenienti da sole olive nostrane. 

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